La prima guerra mondiale si è conclusa ormai da un anno, ma la città inglese di Birmingham, una volta ricca e popolosa, è ormai ridotta ad un rudere. Anche la gente del luogo, una volta variamente assortita tanto dal punto di vista sociale quanto da quello economico, è adesso livellata in una continua lotta per la sopravvivenza, una di quelle cosiddette lotte tra poveri che fanno tanto male all'umanità e a chi serba il ricordo dei tempi passati. E' quindi il 1919 e, dopo aver affrontato e superato le difficoltà della lunga guerra, la famiglia Shelby non trova di meglio per sopravvivere che dare inizio ad una tradizione di piccola criminalità. I membri della banda che mettono in piedi prendono il nome di Peaky Blinders, appellativo che deriva loro dall'abitudine di celare un coltellino tra le anse di tessuto dei cappelli solitamente indossati. Ad assumere il controllo dell'intera banda sarà Tommy. La sua gestione sembra garantire alla famiglia la sopravvivenza anche con una certa facilità. Il problema però nasce quando, direttamente da Belfast, arriva in città l'agente Campbell. L'uomo più che un poliziotto sembra una SS e, con metodi non sempre ortodossi, ripulisce pian piano la città da criminali, sciacalli e malviventi. L'ultimo scoglio che gli resta da superare prima di portare a termine la sua missione, è quello di arrestare finalmente anche i Peaky Blinders. Dal momento in cui Campbell è arrivato in città gli Shelby non hanno più avuto vita facile. A complicare ulteriormente le cose pare aggiungersi anche l'arrivo di Grace, una donna misteriosa ed affascinante...