Pearl Harbour, la base militare americana costruita in Giappone, era ritenuto il posto più sicuro dove compiere il servizio per la patria durante la II guerra mondiale; tutti pensavano infatti che non ci sarebbe stato alcun motivo al mondo e nessuna utilità nell'attaccarla. In realtà alla fine del 1941 venne bombardata dai Giapponesi. Robert Leckie, non appena la notizia si diffonde negli USA, comunica ad amici e parenti, e soprattutto alla sua vicina di casa Vera, di essersi arruolato nel corpo dei Marines. Egli lascerà presto la sua tranquillità domestica per rischiare la vita e chiede alla donna di scrivergli di tanto in tanto. Intanto Chesty Puller istruisce i suoi commilitoni, Manny Rodriguez, John Basilione e JP Morgan sul comportamento da tenere una volta giunti a Pearl Harbour. Eugene Sledge, un ragazzo della periferia dell'Alabama, non riesce ad accettare che, a causa di un soffio al cuore congenito, gli venga negato il permesso di arruolarsi e servire il suo paese, mentre Sid Phillips, il suo migliore amico, è già pronto per la partenza. Quest'ultimo finirà nella stessa divisione di Leckie. Il plotone dovrà invadere Guadalcanal. Qui, sebbene gli uomini non incontrino alcuna resistenza umana, affrontaranno un terreno impervio ed una natura ostile. Sull'isola ci sono molti soldati di diversi reggimenti. A seguito di alcuni scontri verificatisi sull'inospitale territorio una parte dell'esercito americano abbandona il plotone di Leckie che da solo dovrà proteggere la base aerea qui costruita. La difesa di Guadalcanal costa agli alleati sangue ed energie psichiche, traumi e vite umane. I superstiti, ognuno con le sue storie, chi in patria e chi in guerra, non possono che riflettere sul senso della guerra, della vita e della morte. Unica ancora di salvezza restano le lettere da ricevere ed inviare, per Leckie soprattutto quelle scritte e ricevute Vera...